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Un Codice di condotta per tutelare i bambini e i giovani: motivi e prospettive

04.05.2021

Uno standard che garantisce la sicurezza e che definisce con chiarezza il comportamento al quale attenersi, sia all’interno che all’esterno: è questo lo scopo del Codice di condotta di IdéeSport che tutti i collaboratori e le collaboratrici sono tenuti a rispettare. Il Codice di condotta è nato nell’ambito di diverse misure in materia di protezione dell’infanzia.

La sicurezza a tutti i livelli è fondamentale nel lavoro con i bambini e i giovani. Da questo concetto base, durante un colloquio tra l’ex direttore di IdéeSport nonché attuale membro del Consiglio di Fondazione Giorgio Panzera e Irene Inderbitzin della Fondazione Paul Schiller, è nata l’idea di elaborare una strategia di tutela globale dell’infanzia. In questo caso “globale” significa applicabile a tutti i livelli di IdéeSport – dai team delle palestre, ai collaboratori e alle collaboratrici fino al Consiglio di fondazione. Si tratta quindi della definizione di un comportamento inequivocabile al quale tutte le persone coinvolte sono tenute ad attenersi, sia all’interno che all’esterno della Fondazione.

Obiettivo: un codice integrato nella vita reale

L’idea ha iniziato a concretizzarsi a fine estate 2019, con la fase concettuale e l’iscrizione in bilancio, e a inizio primavera 2020 è stato ufficialmente costituito il gruppo di lavoro che si occupa del tema della protezione dell’infanzia. Con il sostegno della Fondazione Paul Schiller e dell’istituto di prevenzione Limita, il gruppo ha elaborato il nuovo Codice di condotta di IdéeSport, che è vincolante per tutti i collaboratori e le collaboratrici ma la cui applicazione è indispensabile soprattutto all’interno delle palestre. Per questo motivo, durante l’elaborazione il gruppo di lavoro ha coinvolto attivamente i e le responsabili dei progetti dei team delle palestre. Tutti insieme hanno esaminato diverse situazioni a rischio e le hanno classificate in base a: possibilità di verificarsi, entità del danno per la vittima e grado del danno all’immagine. “Per noi è importante che il Codice di condotta non sia considerato semplicemente un mezzo che è necessario mettere in pratica per raggiungere un fine, ma che venga interiorizzato e vissuto dalle persone coinvolte”, spiega Dana Bachofner, coordinatrice di progetti presso IdéeSport e membro del gruppo di lavoro. A supportare questo obiettivo c’è anche un’app che IdéeSport ha sviluppato sulla base del Codice di condotta e che a primavera 2022 sarà disponibile nelle tre lingue nazionali. 

Condividere le competenze con altre organizzazioni

Oltre al Codice di condotta e all’app, il gruppo di lavoro ha introdotto ulteriori misure di protezione dell’infanzia: prima di poter iniziare a lavorare, tutti i collaboratori e le collaboratrici devono presentare gli estratti del casellario giudiziale (per privati e specifico); i contratti con i coach e i responsabili dei progetti sono stati adeguati di conseguenza; e il tema della protezione dell’infanzia viene affrontato attivamente durante i colloqui di lavoro. Il gruppo di lavoro continuerà a esistere almeno fino alla fine del 2022: nell’arco di questo periodo lavorerà per implementare il Codice all’interno delle palestre, per valutare eventuali lacune o problematiche nella sua applicazione ed eventualmente anche per creare ulteriori strumenti. Nel frattempo, al tema della protezione dell’infanzia deve essere dedicato uno spazio fisso nei corsi CoachProgram di formazione e di formazione continua. «Inoltre, vogliamo condividere con altre organizzazioni le nostre competenze e i nostri prodotti mirati alla protezione dell’infanzia. Dobbiamo ancora definire esattamente in che modo», conclude Dana Bachofner.

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